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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

La rinuncia degli scrittori invecchiati

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Il transito e la penna In coda alla discussione sugli autori che annunciano al mondo il loro ritiro dalla scrittura (edita), direi solo che, il naturale esaurimento delle energie intellettive e ideative invogliano al riposo e all'ozio, per poter apprezzare i giorni senza l'impegno costante della scrittura. Come lettrice mi rammarico? Lo trovo naturale, mi preoccupa di più il pensionamento di ottimi primari ospedalieri, il vuoto lasciato, non sempre è colmato da altrettanto capaci discepoli. La vita dei più, dipende anche dalla buona sanità, mentre lo spirito prova rallegramento nella parola, eccelsa, magari necessaria, consolatrice e maestra di etica. Rileggiamo i nostri amati scrittori per consolarci del tempo che ci lascia indietro. Non sempre chi abbandona la scrittura smette di scrivere, ad un certo punto del percorso pubblicano i libri tenuti in attesa, dalle note si capisce che hanno scritto con l'aiuto di altri. Un ultimo riapparire con un racconto autob