Storie di gatti
Sono entrata in un blog seguendo le fusa di un Principe Lonzio, defunto.
Non ho potuto reprimere il pensiero che segue:
Il mio se ne è andato 12 giorni fa, dopo diciotto anni di convivenza. Messo a posto tutti i suoi oggetti, rimaneva la poltrona preferita, lavato il foulard, non mi restava che sedermi, ma solo l'altro ieri ci sono riuscita. Lo immaginavo a terra, quando mi guardava per farmi capire che lui doveva salire. Mi sono alzata.
(Micio era arrivato in casa da un abbandono, nel freddo gennaio. Troppo bello per essere abbandonato, ma era così. Dopo le feste di Natale, il gatto si butta. Ci ha osservati per bene ed è rimasto, controllando nella sua vita ben tre canidi)
foto anna maria ercilli
Commenti
ti abbraccio
Mi dispiace molto per il tuo bel gatto.. Lui e Lonzio (in realtà il suo nome è Pasquale.. Principe Lonzio è un "titolo" conferitogli dal mio fidanzato con il quale ci siamo rivolti a lui in quest'ultimo anno della sua vita) erano quasi coetanei.. Pasquale ne aveva diciassette da poco compiuti, e per diciassette anni è stato con me.. Quindi posso perfettamente comprendere la sensazione (in realtà più che di sensazione parlerei di percezione) di vederlo nei posti dove era abituato a stare.. Io la mattina lo sento ancora che si butta giù dal letto con la sua mole non proprio da modello (era un gattone di circa 7 kg e 1/2) per venire a svegliarmi nell'altra stanza..
Un abbraccio..
Ti sono vicina, un abbraccio caloroso.
Nella nostra vita abbiamo avuto la fortuna di incontrare il gatto (potrei contarli), l'indipendente affettuoso. Vi abbraccio
Paola: forse è curabile, che non soffra.
anna maer