Delle tue parole ti ho detto varie volte. Vorrei porti una domanda, forse già fatta da altri, che riguarda l'abbinamento parole-immagini che proponi sul blog. Sono le parole che "attendono" un'immagine, o sono le immagini che ispirano le parole? Un caro saluto anna maer.
dopoilmattino.blogspot.com ha detto…
Caro Ben, le foto sono scattate per curiosità e archiviate. Le composizioni fanno il loro percorso mentale (più o meno buono)poi vado alla ricerca nella mia raccolta. (il blog ha cancellato diverse foto, non ricordo quali). Grazie, un saluto e augurio per la tua scrittura.
Aveva solo 15 anni, Manish Kumar - scrisse una lettera alla ragazza di un' altra casta - era un dalit non poteva scrivere parole d'amore. ucciso a Bihar, India foto di anna maria ercilli
Dizionario delle parole perdute Avevo letto l'iniziativa spagnola di salvataggio delle parole desuete e, quando ho trovato l' invito nel sito della LUA mi è sembrata una coincidenza da non perdere. Il dizionario delle parole perdute, era presentato come un gioco con poche regole. Quelle stesse regole dibattute fra intensi scambi di email. Alfredo avrebbe curato tutta l'operazione. Sembrava un gioco, ma le discussioni non sono mancate, la difesa del ricordo legato alla parola, si è mostrata subito accanita, niente doveva essere scartato, ma gli scarti erano necessari. Alfredo e Germana e noi del gruppo. Com'era entusiasmante riportare in luce le parole che usavamo con le persone di un tempo. Chi è mancato si è portato via una parte di noi, del nostro comune parlare. Le parole perdute, unite al nostro ricordo autobiografico, credo abbiano lo scopo di tenere in vita il mondo che è stato inghiottito dalla fretta della modernizzazione, dalla ricerca del nuovo.
Nota di Anna Maria Ercilli In questi mesi ho letto dei libri interessanti meritevoli di commenti positivi, prendo solo questo titolo che si distanzia da tutti gli altri. Insolito, coinvolgente, ossessivo, visionario, premonitore? Lo vogliono kafkiano. “ Epepe”l'unico romanzo tradotto di Ferenc Karinthy? Poche note sull'autore, ungherese, è stato campione di pallanuoto, romanziere, giornalista e traduttore di Goldoni, morto nel 1992. Il protagonista Budai prende un volo diretto a Helsinki, è atteso al congresso di linguistica; nella confusione dell'arrivo non nota differenze, gli aeroporti si assomigliano tutti. Ancora assonnato siede sul pullman che lo porta in città, ad ogni fermata si accorge di non riconosce Helsinki, dove si trova? La gente che incontra non capisce le sue domande e lui non comprende la lingua, si ritrova nel vortice di una folla in movimento frenetico, entra nell'Hotel, trova una coda di persone davanti alla reception, ottiene la stanza 921
Commenti
e il battito si fa seta sulle dita
un caro abbraccio Donnachefotografalanima
Specchio
Vorrei porti una domanda, forse già fatta da altri, che riguarda l'abbinamento parole-immagini che proponi sul blog.
Sono le parole che "attendono" un'immagine, o sono le immagini che ispirano le parole?
Un caro saluto anna maer.
anna maer
e complimenti per le parole e per le foto.