Solstizio d'inverno
ventuno dicembre Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al solstizio d’estate. Nella religione greca antica i due solstizi erano chiamati "porte":"porta degli dei" l'invernale, "porta degli uomini" l'estivo. Nella tradizione romana il Custode delle porte, comprese le solstiziali, era il misterioso dio bifronte Ianus, signore dell'Eternità, come cantano i versi Ianuli del Carmen saliare. (Calendario di A. Cattabiani) A Roma la data solstiziale è possibile toccarla addirittura con i piedi. La Capitale, infatti, ha il privilegio di possedere, collocata sul selciato di Piazza San Pietro, la meridiana più grande del mondo, ideata e costruita dall' astronomo e meteorologo Filippo Luigi Gili nel 1817. (dal web) fot...