Guido Morselli - Centenario nascita
Guido Morselli ritrovato.
Mantengo il mio impegno di ricerca, di
autori accantonati dall’editoria commerciale e dal salotto dei
giornali. In biblioteca ho incontrato lo sfortunato scrittore Guido
Morselli, di cui rammento gli articoli del Corriere nel 1973, dopo il
suicidio.
L’editore Adelphi ha pubblicato
tardivamente, almeno 11 titoli di G. Morselli. Dalla corposa raccolta
del I° volume, accuratamente commentato e documentato, leggo un paio
di romanzi e la cronaca-affresco ‘Brave borghesi’.
Valentina Fortichiari introduce: - G.
Morselli si sparò un colpo di rivoltella nella notte fra il 31
luglio e il 1 agosto 1973.... Non spiegò le cause del suo gesto.
“Non ho rancori” precisò in una lettera alla Questura di Varese
-.
Solo dopo la sua morte i ‘grandi’
della letteratura nazionale, consumarono parole di elogio, forse da
morto non avrebbe adombrato le loro scritture. Escono postumi i suoi
numerosi saggi e romanzi che vengono pubblicati e tradotti anche
all’estero.
La sua è una scrittura pulita,
accurata, ironica e introspettiva. Mi stupisce come riesca ad entrare
nel complesso rapporto fra padre-figlia e, nella malattia che
tormenta sino al suicidio (Un dramma borghese).
Una pistola browning nella finzione del
romanzo e una per la fine dello scrittore.
Nel romanzo “Incontro col comunista”,
si ritrova la società degli anni ’40, con le sue ipocrisie,
rivendicazioni sociali e abbozzi di indipendenza femminile.
Il tempo per la lettura non è
infinito, lascio questa raccolta di romanzi, per riprendere con “Roma
senza papa” e “Dissipatio H.G.”(terminato l'anno prima della morte, un testamento?).
Rimane in sospeso la domanda
sul reale ostacolo letterario
o editoriale che, impedì a Vittorio Sereni e Italo Calvino, il nullaosta per la pubblicazione. Una vita dedicata alla scrittura annullata
dal giudizio negativo e poco aperto dei due curatori di collane?
Oppure il virus insidioso dell’invidia si era diffuso nelle case
editrici?
Riporto il pensiero di G.
Manganelli:“che ne colse la solitudine e la sconfitta di ‘perfetto
disadattato’ in un’Italia in cui si pubblicava di tutto etc.”
Di questa vita buttata via, mi è
sempre rimasto il desiderio di capire, per la pietà che provo verso
i suicidi. L’intransigenza degli ‘arrivati’ emargina spesso la
speranza di altri.
Un saluto.
(Bologna 15.08.1912 - Varese 31.07.1973)
(in LeS 2007)
Commenti
Bello conoscere la vita, la storia delle persone... di Morselli... mi ha fatto venire voglia di leggere un suo libro...